RISCHIO VULCANICO alle Eolie



L'arcipelago eoliano è riconosciuto come un arco insulare vulcanico facente parte di un sistema arco-fossa (Barberi et al., 1973) nel quale la subduzione rappresenta il margine tra la placca Eurasiatica (ad Ovest) e quella Africana (ad Est), ed è localizzabile parallelamente alla costa ionica della Calabria. In questo modello il fronte della catena di corrugamento (sollevamento catena montuosa) corrisponderebbe alla catena Calabro-Peloritana, l'arcipelago rappresenterebbe l'arco vulcanico insulare e la piana abissale del basso Tirreno costituirebbe un bacino marginale di retroarco pavimentato da crosta oceanica
Escludendo le attività fumaroliche di Lipari e Panarea, gli unici vulcani attivi delle Eolie sono Stromboli e Vulcano, datati intorno a 1.000.000 di anni. Quest'ultimi rappresentano le tracce di un vulcanismo che si è andato spostando da Ovest verso Est (per Stromboli) e da Nord verso Sud (per Vulcano).
I due vulcani danno il nome a due stili eruttivi che contraddistinguono il loro vulcanismo: Vulcaniano e Stromboliano.

Vulcano: le eruzioni di tipo vulcaniano (ultima eruzione 1888-1890) sono caratterizzate dalla successione di brevi e violente esplosioni, ad intervalli di minuti od ore, causate dall'iniziale distruzione esplosiva di un vecchio tappo lavico (plug), per incremento della pressione dei gas vulcanici, poi sostituito con nuovo magma molto viscoso, con nuovo incremento di pressione dei gas e nuova esplosione, così via... Si tratta di un'eruzione da condotto chiuso e considerate le alte pressioni necessarie per la frantumazione del plug, la velocità iniziale della colonna eruttiva può essere "supersonica", con un altezza inferiore ai 10 km e dal classico aspetto a cavolfiore. La colonna decade velocemente per attrito con l'atmosfera disperdendo prodotti fini e caduta basaltica di blocchi e bombe laviche.
Isola di Vulcano - Cono della Fossa (cratere) - Vulcano porto - Vulcanello
Durante l'eruzione del 1888-1890 si verificarono collassi ripetuti della colonna , con conseguente formazione di flussi piroclastici, in caduta sui versanti del vulcano, con notevoli effetti distruttivi.
Dall'analisi dei dati esistenti e dal quadro dell'uso del suolo si deduce che (Casella et al., 2001):
La zona a forte urbanizzazione (Vulcano Porto) è estremamente vulnerabile dagli eventi eruttivi.
L'eruzione massima attesa: prefigura la totale distruzione sia del settore nord - occidentale dell'isola che di parte di Vulcano Piano, con una probabilità di sopravvivenza quasi nulla, ed effetti devastanti anche per i versanti meridionali dell'isola di Lipari. Le uniche aree salvaguardate da un evento estremo sono la parte meridionale di Vulcano Piano ed il versante sud-est dell'isola.
Il Massimo evento atteso: prefigura uno scenario simile a quello del 1888-1890, con attività vulcaniana tipica del Cono della Fossa, con episodi molto forti, caratterizzate dal lancio balistico di blocchi per liberazione del plug del condotto intervallati da periodi con esplosioni da più bassa energia, con possibilità di flussi piroclastici che invadono la zona di Vulcano Porto. La zona del Piano sarebbe esente da gravi danni.
Il tempo di ricorrenza, in base ai dati esistenti, è di circa 100 anni, ma periodi di riposo più lunghi non sembrano influenzare il tipo di attività. I dati stratigrafici e radiometrici testimoniano che a periodi molto lunghi di riposo possono seguire eruzioni di bassa energia.

Stromboli: L'isola è la parte emersa di un grande strato-vulcano a condotto aperto, con una attività sommitale persistente caratterizzata da impulsi lavici basaltici  (blocchi e scorie) causati da continue esplosioni magmatiche che ne regolano il normali processi di degassamento (attività normale). Questa attività viene, talora, a modificarsi con periodi di crisi eruttive, particolarmente energetiche, denominate Parassismi esplosivi, con un tempo di accadimento di 2 eventi all'anno e attività stromboliana violenta ogni 5-15 anni.
Isola di Stromboli - Sciara del Fuoco - Abitato di Stromboli
Nei Parossismi si verifica il brusco incremento del tasso di emissioni gassose e la contemporanea esplulsione basaltica di blocchi litici (blocchi rocciosi).Durante questi eventi gli spessori di ceneri che vengono a depositarsi lungo versanti sono trascurabili, mentre si sono osservate spesse nubi di vapori sulfurei e dalle quali possono verificarsi piogge acide (1907) con conseguenti danni alle coltivazioni.
Durante le fasi di attivià Stromboliana violenta si verifica una emissione pulsante,ad alta energia, di materiale piroclastico incandescente, dovuto alla frammentazione esplosiva del magma del condotto e alla eplulsione di litici strappato dalle pareti dello stesso condotto. Questa attività violenta è responsabile della sporadica formazione di valanghe ardenti, in particolare lungo la Sciara del Fuoco (De Fino et al., 1988), causate dall'accumulo di materiale eruttivo su aree acclivi e conseguenti flussi piroclastici. Nel 1930 due flussi piroclastici investirono l'abitato di S.Bartolo (Stromboli) dopo essere scesi ad alta velocità lungo i canaloni di S.Bartolo e Piscità. Le Onde anomali (Tsumani) si verificano in concomitanza di rapidi ingressi in acqua di valanghe ardenti o a seguito di frane sismoindotte. Le colate laviche che possono fuoriuscire dalla zona sommitale emissiva sono sempre morfologicamente confinate all'interno della Sciara del Fuoco.
Il rischio massimo per gli abitanti di Stromboli e Ginostra (Asinara et al., 2001) è dovuto da possibili valanghe ardenti, Tsunami e lanci balistici di blocchi in occasione delle attività stromboliane violente.
Il massimo evento atteso è un'eruzione stromboliana con carattere parossistico. Bocche e crateri vengono riconfigurati ne corso dell'eruzione ed i lanci di blocchi sono conseguenti alla distruzione  del sistema eruttivo. Durante questo tipo di attività le vibrazioni indotte all'edificio possono provocare frane nella zpona della Sciara del Fuoco che a loro volta possono innescare frane sottomarine e conseguenti Tsunami.
L'evento estremo è il collasso strutturale di parte del vulcano. Questo evento si è ripetuto tre volte negli ultimi 13000 anni (ultimo meno di 5000 anni ha dato origine alla Sciara del Fuoco).


Pericolosità vulcanica allo Stromboli (Asinara A., Casella S., Pino P., Rasà R., Tripodo A.); Pericolosità vulcanica a Vulcano (Casella S., Pino P., Rasà R., Tripodo A.).

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